14-10-2008 16:51

Prima vincere, poi convincere

L'appuntamento con il Montenegro deve essere colto al volo per allungare in classifica

Arriva il Montenegro e tutte le "prime volte"presentano delle incognite. La Nazionale del "presidente" ex milanista Dejan Savicevic non e' il Brasile, tuttavia la vigilia azzurra e' stata movimentata non solo dalle malefatte di certi tifosi a Sofia, ma anche dagli acciacchi che hanno colpito De Rossi, Rossi e Gattuso e da certe parole del (malmostoso?) ct che si sente i fucili spianati addosso.

A Lippi non e' parso di essere stato trattato poi con eccessiva deferenza dalla stampa, come qualche male informato sostiene. La verita'? A qualcuno non e' persin piaciuta la partita con la Bulgaria: e che sara' mai? Insomma, ci risiamo. Dopo la luna di miele, quella di fiele. Il ct ha dichiarato che in fondo gli importa solo della squadra e della partita con il Montenegro e ha fatto bene a dir cosi'.

Figuriamoci: a Capello i tabloids inglesi hanno rovistato le tasche, facendogli poi le pulci sui verbi irregolari inglesi a lui sconosciuti. Il ct campione del mondo non se la deve prendere perche', al di la' delle inevitabili schermaglie, gli bastera' raggiungere Vittorio Pozzo a quota trenta partite utili, per tacitare i malpensanti.

Oh, s'intende, non pareggiando ma battendo il Montenegro, perche' non c'e' nulla di piu' convincente di una vittoria, anche fortunosa come a Cipro. Dover ricostruire la Nazionale vincendo intanto le partite, non e' facile. Ma Lippi ci sta provando (quasi) con successo. Questa col Montenegro e' una partita insidiosa perche' abbiamo visto a Sofia che la squadra azzurra non ama gli avversari che si chiudono. Sapete cosa ha detto nei giorni scorsi Zoran Filipovic,il tecnico balcanico?

"Noi non abbiamo nulla da perdere contro l'Italia". Una frase non molto epocale, ma che -dopo i due pareggi ottenuti contro Bulgaria e Irlanda, i nostri maggiori avversari nel girone- significa pressapoco: venderemo cara la pelle. Tutti abbiamo visto come senza Pirlo in campo ci siano meno palle illuminanti e che, nonostante le belle prestazioni di De Rossi, un playmaker ci vuole, il gioco azzurro e' molto elaborato.

Si puo' contare sulle bombe del romansta (doppietta alla Georgia), su qualche giocata di Di Natale (due gol a Cipro), sulla vena felice (nella Fiorentina) di Gilardino e poc'altro. Certo, il Rossi che abbiamo visto in Cina con l'Olimpica e' un giocatore che sa essere concreto (quattro gol) e brillante. Ma Rossi sara' al meglio?

E come si sposera' con Gilardino? Toni e' squalificato, oltre che fuori forma, e forse si puo' sperare in Quagliarella o nel tiro da fuori di Aquilani, se giochera' al posto di Montolivo, come sembra. Il Montenegro giochera', si presume, con il solo Vucinic davanti e con la giovane stella della Fiorentina Jovetic a fare da inventore della manovra.Nella marmellata di meta' campo avversaria sara' difficile ragionare: Pepe potrebbe allargare il gioco a destra e dall'altra parte potrebbe essere Dossena a fornire qualche pericoloso assist, ma poi occorrera' che qualcuno la metta dentro.

A meno che Lippi, che ha parlato di qualche cambiamento, non ci riservi delle sorprese (Nocerino, Maggio), ma noi ne dubitiamo perche' gia' la squadra e' abbastanza "nuova" per subire ulteriori aggiustamenti in corsa. In campo ci saranno giocatori che a Lecce hanno fatto fortuna (Vucinic 19 gol nel 2004-05) e i portieri Amelia e Poleksic che invece hanno in qualche modo fallito: un passato che sara' motivo di maggiore impegno.

I tre punti ci garantiranno il primato solitario almeno fino a febbraio, quando l'Irlanda del Trap recuperera' la partita con la Georgia. Vincere con il Montenegro non dovrebbe essere un'impresa titanica, ma e' piu' facile dirlo che farlo.

Altre notizie

    Guarda anche...


      Cerca nel sito  Cerca

      Naviga per sport